giovedì 23 ottobre 2014

C'est la vie, il corto di Simone Rovellini




Lui si chiama Simone Rovellini, ha 26 anni e da grande voleva fare l’impagliatore di animali. In realtà da quando ha scoperto che prima di impagliarli bisogna ucciderli, fa il video maker.

Collaboratore per un portale di informazione cinematografica e video maker freelance, Simone
Rovellini è sulla bocca di tutti oggi per il suo corto C’est la vie che ha nella semplicità il suo punto di forza. Con una laurea al NABA di Milano in Media Design, Simone lo ha presentato al Festival Internazionale del Film di Roma e lo ha proposto anche a Cannes, il mese scorso, nello Short film Corner. 

Narrativo per esigenza, il suo corto mette in scena la giornata tipo di una ragazza, Henriette, con la trovata di avervi inserito tutte le parole francesi diventate di uso comune nella lingua italiana.
La tecnica di regia sembra rispondere alla scelta precisa di riprodurre i cliché francesi attingendo a ciò che, come egli stesso ha dichiarato, all’estero piace della Francia. 


Le musiche, che a molti ricorderanno Amelie, sono frutto della creatività di due ragazzi australiani, di Sydney e autoprodotta. E il complesso visivo, tecnico e sonoro, sebbene ricordi il famoso film Il favoloso mondo di Amelie, non pare affatto scimmiottare per emulazione, imitazione o riproduzione quel taglio registico.

Un ragazzo che farà sicuramente strada e un modo di prodursi e produrre che ci ricorda che la creatività in Italia è inesauribile.
Ora godetevi il corto.


Scritto e diretto da Simone Rovellini
Direttore della fotografia: Davide Gatti
Con: Simona Wonderwall, Toni Pandolfo, Ambrogio Avogadri, Mirko Ciotta, Alessandro Fantinato
Musiche e sound design: Silencio, Sydney
Voice over: Raffaele Fallica - ADC group

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